Virus West Nile: cos’è e come viene trasmesso
Con il termine Virus West Nile, conosciuto anche come Virus del Nilo Occidentale, si intende definire un particolare virus (famiglia Faviviridae) riscontrato per la prima volta in Uganda nel lontano 1937, nel distretto dal quale il virus prende il nome.
Ad oggi il virus del Nilo Occidentale è diffuso in diverse parti del mondo: Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.
Il principale serbatoio naturale del virus è rappresentato dagli uccelli selvatici mentre il vettore primario per la trasmissione di questa malattia all’uomo è rappresentato, come spesso capita, dalle punture delle zanzare infette (in particolare della specie Culex).
Il Virus West Nile colpisce non soltanto gli essere umani, ma che gli animali ed in particolare i cavalli.
I sintomi del virus del Nilo Occidentale
Il periodo di incubazione della malattia varia dai 2 ai 15 giorni. Circa il 25% delle persone che hanno contratto il virus tende a divenire sintomatico. Febbre, nausea, cefalea e malessere sono i sintomi più comuni.
In meno dell’1% dei casi tali sintomi possono rivelarsi più gravi: febbre alta, cefalea, malessere generale ecc.
Come prevenire il virus
Ad oggi non esiste un vaccino per la prevenzione da questa malattia. L’azione più efficace è quella di ridurre al minimo l’esposizione alle punture delle zanzare proteggendosi dalle stesse e cercando di limitare al massimo la proliferazione di questi insetti.
Dal nostro blog alcuni consigli utili per combattere la proliferazione delle zanzare.
Notizie dal web
L’estate 2018 è stata fortemente caratterizzata dal susseguirsi di notizie facenti riferimento a nuovi casi di febbre West Nile contratta in regioni del nord Italia, ed in particolare in Veneto e in Emilia Romagna.
Ecco alcuni articoli dal web: